
Il tempo libero diminuisce costantemente. Vuoi per la poca abilità nella programmazione del lavoro settimanale, vuoi per gli impegni che si susseguono a ritmo incessante. Oltre a quello probabilmente sperimento in prima persona la (corta) parabola del blogger. E' sempre così credo. Fase iniziale: il blogger, spinto dalla voglia di sperimentare e di apparire figo si lancia in una serie vertiginosa di pubblicazioni di dubbio gusto; poco male, dato che è una novità e piace assai. Peccato che i lettori siano una ristretta cerchia di amici. Il che porta alla fase due: se la vocazione del blogger è di divulgare al mondo un qualche messaggio -- politico, musicale, ludico...qualsiasi messaggio -- la parabola potrebbe estendersi oltre, raggiungendo il proprio massimo più in là. Ma se invece la suddetta vocazione è data semplicemente dalla voglia di comunicare con i propri a mici, oppure, cosa non secondaria, è dettata da una fase acuta di fancazzismo/nerdismo...bhè, poco da fare perché il blog è destinato a morte certa. Però arriva prepotentemente la fase tre: il blogger, rianimato nello spirito, rientra ubriaco a casa e non ha niente di meglio da fare -- dato che è solo come un cane -- che buttare giù due righe. Ed eccoci qua.
Dato che è da un po' che non aggiorno la mia pagine ci sarebbero parecchie cose da dire. Ma cercherò di essere sintetico. Perché è tardi. Perché è meglio così. Parto, direi doverosamente, dal "Moving out party" di Franz. Festa riuscitissima, con una 50ina di persone stipate nell'appartamento che mi ha ospitato nei miei primi giorni di permanenza in quel di Albione. Sì, ora Franz si trasferisce a Lenton, quartiere più vicino al centro, in una casa più carina. Ma il vecchio appartamento deve essere salutato come si deve, e tutti ci diamo da fare per lasciare un bel ricordo. Serata ottima in conclusione, che viene suggellata da una passata indimenticabile di Pink Floyd alle 4 del mattino. Seguendo un rigoroso ordine cronologico arrivano i festeggiamenti per il compleanno di Rhiannon, a.k.a la figlia di Marilyn Manson. E per festeggiare si va ad Alton Towers, il parco dei divertimenti più grande e più famoso d'Inghilterra. La cosa che lo rende ancora più straordinario è la distanza: un'ora di macchina. I giochi sono sensazionali, e passiamo una giornata all'insegna dell'adrenalina.
Ma il vero picco arriva quando scopro che in una specie di bancarella vendono dei sausage rolls di dimensioni assurde. Due piedi di lunghezza -- 61cm per la precisione. Riesco stoicamente ad arrivare quasi alla fine, ma devo arrendermi ad una decina di centimetri dal traguardo, e come Dorando Pietri vengo spinto verso il nastro che segna la fine della maratona. Tom infatti è ben lieto di aiutarmi e trangugia i centimetri che mi separano dalla gloria.
Si tiene duro per arrivare alle vacanze di Pasqua. C'è bisogno di un po' di relax vero per annullare l'effetto memoria delle pile. E' Venerdì Santo, ed arrivano nella città di Robin Hood il buon Toricino e Diletta -- anche loro PhD emigrati...i sassaresi rimasti in via Vienna si contano sulle dita di una mano! Serata tranquilla, si brinda pensando ai bei tempi andati, alla laurea di Toricino -- sulla quale grava ancora una volta il pesante effetto Chelucci -- e al fatto che è strano ritrovarsi al Salutation Inn di Nottingham. Chi l'avrebbe mai detto? Ma il meglio viene il
giorno dopo: pranzo al mitico Victoria Hotel di Beeston. Il miglior pub di Beeston sicuramente, e probabilmente anche di tutta Nottingham. Una selezione di birre alla spina devastante -- più di 500 birre diverse durante il corso dell'anno!! -- una carta dei whiskey impressionante e cibo fantastico. Io divoro le mie linconshire sausages & mash e chiudo con una potentissima dark belgian chocolate fudge cake with vanilla ice cream. Esco fuori dal Victoria con una profusa sensazione di essere vicino alle dimensioni di un pallone aerostatico, pronto per il decollo. Beviamo il caffè a casa e poi si parte verso il centro...sì perché è in arrivo la truppa degli inglesi da Londra!
La loro visita era stata programmata con larghissimo anticipo, già da quando sono andato a Londra a Febbraio. E loro sono tutti agguerriti, ben determinati a riportare a galla la Nottingham dei tempi del college. Mentre le ragazze vanno all'ostello a prepararsi, io, Tommy e Ben ci dirigiamo verso il
Waterfront, un pub loschissimo vicino al canale che passa attraverso Nottingham. Sono le 17 circa ed abbiamo ufficialmente aperto le danze. Come dicevo il pub è loschissimo. Ci imbattiamo in un gruppo di 10 personaggi, tutti piuttosto equivoci, che festeggiano un compleanno. Ed ecco la festeggiata: una signora sulla sessantina vestita come una coniglietta di Playboy. Dopo questa visione capiamo chiaramente in che tipo di posto siamo finiti. E tutto diventa ancora più chiaro quando iniziamo a giocare a biliardino -- una vera rarità in Inghilterra -- e veniamo agganciati da un altro personaggio ambiguo. Sostiene di essere un mezzo professionista, che ha giocato in America -- paese famoso per il calcio balilla, appunto -- disputando partite con in
ballo 25mila dollari. Difficile a credersi. Fatto sta che ci sfida 3contro1 e ci batte 5-4. Ma considerando che io sono una sega e che Ben e Tommy sono anche peggio di me...me ne vado via con la magra consolazione che giocando contro qualsiasi comune mortale sassarese questo losco figuro ne sarebbe uscito con le pezze al culo. Si prosegue al Wetherspoons, dove raggiungiamo le ragazze. Un burger veloce ed i primi giri pesanti di alcolici. E poi si procede con la solita nottata, vagando per locali e venendo spesso sbattuti fuori per il livello troppo alto di alcol.
Il giorno dopo è la domenica di Pasqua. La prima Pasqua da emigrato, senza agnello. Ed ecco la proposta. Tommy ha un treno per Londra a breve, mentre Ben è in macchina e deve tornare a Stoke. Tommy ha l'illuminazione: ci vuole entrambi a Londra per continuare i festeggiamenti. Dopo vari tentennamenti vengo convinto anche io ed eccoci pronti per intraprendere il road trip verso London Town. Ben è al volante ovviamente ed è ammirevole il modo in cui si dristica in mezzo al caos della capitale. Tommy lo guida attraverso tutti gli snodi cruciali della città, ed io sono semplicemente a bocca aperta. Perché passiamo ad un palmo di naso da tutti i punti cardine della città, in più la giornata è stupenda e c'è un sacco di gente in giro. Finiamo in almeno una ventina di foto turistiche -- siamo ancora un po' alticci dalla sera prima e diamo il meglio di noi ogni volta che siamo in prossimità dei semafori. La sgangherata Clio di Ben domina la scena londinese per almeno 40 minuti, quando finalmente arriviamo a Clapham. Ci rinchiudiamo nel covo di Tommy, non prima di aver fatto un po' di "spesa", e riprendiamo da dove avevamo lasciato. Ci raggiunge anche Dan, e con la truppa al completo siamo pronti a tornare al mitico meat market: Infernos. Vi lascio intuire come sia andata avanti la serata...
Il giorno dopo ho il pullman per Nottingham alle 12, e quindi alle 10 sono in piedi -- con 4 ore di sonno incamerate. Ma non posso mancare la partenza per alcuna ragione al mondo: alle 17.15 c'è il calcio d'inizio di Nottingham Forest vs Cardiff City ed io ho i bigletti! Ovviamente svengo non appena
vengo a contatto con il sedile del pullman -- tutto fuorché confortevole, chiedete alla mia schiena e alle mie chiappe. Mi risveglio a Broadmarsh, la stazione di Nottingham e mi incammino verso The Canal House, dove mi trovo con gli altri membri della spedizione calcistica. Sono ancora vestito per la serata fuori, puzzo come un orango in calore ed ho due occhiaie che sembrano fatte con l'uniposca. Ovviamente il mio grande sforzo e l'amore per il calcio riscuotono grande apprezzamento, e scopro che in pochi credevano che sarei riuscito a salire sul pullman per Nottingham in tempo. Ma invece ce l'ho fatta, e dopo una birra pre-partita si va allo stadio del Forest. Il clima è assolutamente indescrivibile, l'aria del football inglese riempie il cuore e i polmoni. Migliaia di tifosi con la maglia originale del Forest, rossa fiammante. Sciarpa bicolore e cuffietta. Tutti gli spettatori assistono alla partita seduti nei seggiolini, nessuno escluso. L'arbitro non viene praticamente mai fischiato e la squadra viene applaudita e incitata dal primo all'ultimo secondo. Peccato che la partita sia una merda totale e finisca con un terribile 0-0. Il livello non è molto alto, ad essere sinceri, ma un giocatore spicca sugli altri: è il capitano del Cardiff. N°9, alto, rasato, ben piazzato, tecnicamente superiore alla media dei giocatori in campo. Mi giro verso Ashley e gli chiedo "Chi è il capitano del Cardiff?". Pronta la risposta: "E' Jay Bothroyd". GENIO!



Si tiene duro per arrivare alle vacanze di Pasqua. C'è bisogno di un po' di relax vero per annullare l'effetto memoria delle pile. E' Venerdì Santo, ed arrivano nella città di Robin Hood il buon Toricino e Diletta -- anche loro PhD emigrati...i sassaresi rimasti in via Vienna si contano sulle dita di una mano! Serata tranquilla, si brinda pensando ai bei tempi andati, alla laurea di Toricino -- sulla quale grava ancora una volta il pesante effetto Chelucci -- e al fatto che è strano ritrovarsi al Salutation Inn di Nottingham. Chi l'avrebbe mai detto? Ma il meglio viene il

La loro visita era stata programmata con larghissimo anticipo, già da quando sono andato a Londra a Febbraio. E loro sono tutti agguerriti, ben determinati a riportare a galla la Nottingham dei tempi del college. Mentre le ragazze vanno all'ostello a prepararsi, io, Tommy e Ben ci dirigiamo verso il


Il giorno dopo è la domenica di Pasqua. La prima Pasqua da emigrato, senza agnello. Ed ecco la proposta. Tommy ha un treno per Londra a breve, mentre Ben è in macchina e deve tornare a Stoke. Tommy ha l'illuminazione: ci vuole entrambi a Londra per continuare i festeggiamenti. Dopo vari tentennamenti vengo convinto anche io ed eccoci pronti per intraprendere il road trip verso London Town. Ben è al volante ovviamente ed è ammirevole il modo in cui si dristica in mezzo al caos della capitale. Tommy lo guida attraverso tutti gli snodi cruciali della città, ed io sono semplicemente a bocca aperta. Perché passiamo ad un palmo di naso da tutti i punti cardine della città, in più la giornata è stupenda e c'è un sacco di gente in giro. Finiamo in almeno una ventina di foto turistiche -- siamo ancora un po' alticci dalla sera prima e diamo il meglio di noi ogni volta che siamo in prossimità dei semafori. La sgangherata Clio di Ben domina la scena londinese per almeno 40 minuti, quando finalmente arriviamo a Clapham. Ci rinchiudiamo nel covo di Tommy, non prima di aver fatto un po' di "spesa", e riprendiamo da dove avevamo lasciato. Ci raggiunge anche Dan, e con la truppa al completo siamo pronti a tornare al mitico meat market: Infernos. Vi lascio intuire come sia andata avanti la serata...
Il giorno dopo ho il pullman per Nottingham alle 12, e quindi alle 10 sono in piedi -- con 4 ore di sonno incamerate. Ma non posso mancare la partenza per alcuna ragione al mondo: alle 17.15 c'è il calcio d'inizio di Nottingham Forest vs Cardiff City ed io ho i bigletti! Ovviamente svengo non appena

