martedì 9 febbraio 2010

Day 2 - Pub Quiz time


La notte del mio primo giorno lavorativo è da ricordare. Una cena tra amici e persone divertenti che si tramuta in un profondo spunto di riflessione nel momento in cui i vapori dell'etanolo vengono sopiti. Siamo a casa di Fabrizio e Corinna, coppia di emigrati pugliesi che lavorano qui a Nottingham -- Fabrizio è un fisico e lavora nel gruppo di Franz. Ci sono diversi invitati. Praticamente tutti hanno un certificato appeso al muro che attesta una laurea scientifica + dottorato. Sono tutti (o quasi) emigrati. E tutta la loro vita si è sviluppata qui, sotto la pioggia inglese. Sono partiti dall'italia dopo aver finito gli studi universitari, hanno trovato un PhD, alcuni hanno trovato l'amore e si sono sposati. Ed io ora li ho davanti a me e penso che dopo questi tre anni molte cose saranno diverse. Ma nel mentre sorseggio la Carling e il Primitivo Pugliese comprato da Sainsbury's per accompagnare la pizza fatta da Fabrizio.

Eccoci al Day 2. La sveglia suona presto come sempre, ma la mia abilità nel procrastinare il risveglio prevale. E così mi alzo 45 minuti in ritardo: sono quasi le 8. Dopo il mio turno in bagno mi preparo alla velocità della luce e mi ritrovo fuori in strada con Franz; decidiamo subito di prendere l'autobus, ovvero l'unico modo umanamente possibile di arrivare in orario. Sta arrivando l'autobus Indigò, che mi porterà alla South Entrance del campus. Lo posso prendere. E' li davanti a me e la fermata è a meno di 200 metri. Come Bolt esco dai blocchi con l'agilità di un ghepardo, brucio due semafori e percorro la distanza ad una velocità esagerata. Posso farcela tranquillamente perché l'Indigò è fermo al semaforo, ma io sono orgoglioso e mantengo alto il livello della mia corsa. Ma ecco il miraggio: alla fermata c'è una cinesina carina carina che aspetta l'autobus. Lo chiamerà, quindi posso rallentare. Anzi...sono abbastanza sicuro che i tramvieri britannici si fermano a prescindere se vedono una cinesina così carina alla fermata -- con in più un disperato che corre verso la fermata. Bhè...non esiste idea più sbagliata. La cinesina se ne fotte, deve prendere un altro autobus, e l'Indigò sfreccia via nel momento esatto in cui arrivo alla fermata. Mi esce un "Fuck" dal profondo del cuore. La figlio di Mao non lascia trasparire alcuna emozione ed io inizio a pensare seriamente che la Muraglia Cinese non era poi un'idea così malvagia.

Arrivo comunque in orario, ma è una pura botta di culo. Meglio non marciarci sopra. Finalmente inizio l'addestramento con la mia Schlenk line personale, praticamente il sogno di ogni chimico sintetico. Ce l'ho davanti ed è bella come il sole. Fantastico. Ho anche il mio tubetto di grasso personale; roba da pazzi, specialmente se vieni dal Dipartimento di Chimica di Sassari. Ingrasso la mia trappola per il vuoto abbondando con il grasso, le metto sotto un bel Dewar che riempio con azoto liquido. E poi via con i cicli argon/vuoto. Non sto facendo un cazzo di importante in realtà, ma mi sento potente. Molto potente. La mia Schlenk è bellissima, così sexy che me la potrei portare a casa solo per fissarla tutto il giorno. Ma è meglio che stia qui per ora. Ah dimenticavo: a spiegarmi il tutto c'è Rhiannon; a volte la sua pronuncia è difficile da digerire, ma la sua gestualità compensa bene. In poco tempo questa Schlenk line non avrà più segreti per me. Mi sento sempre più potente.

Alle 11 prima lezione del mio PhD. Cristallografia. Per tutta la durata della lezione non si fa altro che descrivere i 2milioni di modi diversi per ottenere dei cristalli adatti alla diffrazione ai raggi-X. Interessante sì...ma due palle. Si arriva perfino a dire che crescere i cristalli nello spazio è più faicle in qualche modo. Peccato che poi le sollecitazioni dovute al rientro dello Shuttle (o stazione orbitante) a Houston non faranno altro che danneggiare il lavoro certosino di cristallizzazione...oh che bello.

A pranzo -- unico buco della giornata -- si inizia l'house hunting in compagnia di Franz, e dopo diversi tentativi a vuoto, mezze risposte e delusioni capisco che dovrò essere paziente. Ci sto provando da giorni e non è affatto semplice, perché le case sono tante ed è difficile capire come e dove cercare. E quando hai capito quella casa è una topaia, oppure qualcuno l'ha già presa. Che palle...dopo un bel giretto in centro ed un muffin al toffee si torna a lavoro per continuare il training. Imparo a proteggere i provettoni Schlenk con il potassio, ed il risultato finale è quasi un capolavoro color viola con sfumature grigio metallizzato. Insomma: non sfigurerebbe al Maseddu (fatevi una wikipediata per sapere cosa è). "Una birra al pub?". Ecco la prima proposta ufficiale per un meeting lavorativo post-lab. Non aspettavo altro.

Tutta la truppa del laboratorio B45 si trasferisce in blocco al vicino The Johnson Arms. La specialità della casa è il Ja Burger, una specie di fungo atomico all'interno di un panino, accompagnato dagli immancabili hash browns e birra Black Sheep. Più di una Black Sheep a dire il vero. Scopro che Ben è un buon bevitore, ma lo è anche Chris, e così Oli -- il nome completo è Oliver? Ma anche Vicky ed Ali -- che si pronuncia Ali, ma si scrive Allie in realtà. La birra continua a scorrere e veniamo trascinati per inerzia nel pub quiz. Non c'è via di scampo, ci siamo dentro e ce la giochiamo. Graeme stabilisce che la squadra si chiamerà Wimpy Team, e nessuno può contraddirlo dato che è quello di grado più elevato. Nel mentre Vicky decide che io sarò Fabs, mi piace la aggressività con cui mi affibbia il nickname, i gallesi sono fatti così. Poi è ancora più contenta di sapere che anni fa venivo già chiamato Fabs, o Fabby, o Fab, o Fabbage. Fabrizio non esisteva. Il gioco entra nel vivo ed io ovviamente non so rispondere a mezza domanda. Ma il miracolo sta per arrivare. "Quale mare si trova tra l'Italia e la penisola balcanica?". Ben urla: "L'italiano ce l'abbiamo noi, FUCK OFF!!" -- n.b. eravamo arrivati ai 2 litri di birra. Scrivo con italico orgoglio "The Adriatic Sea" sul foglio delle risposte, senza tentennamenti e ostentando una padronanza della geografia che lo stesso Marco Polo mi invidierebbe. Ho fatto il mio dovere. Ho saputo rispondere ad una domanda su 40, ma sarà il contributo decisivo per la vittoria ne sono sicuro.

Perdiamo malamente, ma ci siamo sbronzati ed abbiamo riso assai. E' ciò che importa. Torniamo ad Allie però. Sarà la mia compagna d'avventure in laboratorio probabilmente, dato che seguiamo lo stesso progetto, condividiamo lo stesso forno -- sì ho un forno dove mettere la vetreria tutto per me -- e soprattutto abbiamo iniziato a dieci giorni di distanza. Bene, Allie come avevo detto è timidissima, si mangia le unghie mentre parla. E Vicky la gallese è la sua ragazza, una coppia fantastica e ben assortita. Sento che mi faranno fare parecchie risate. Dimenticavo di dire che tutti nel pub hanno azzeccato la domanda sull'Adriatico. Ma vaffanculo.

4 commenti:

  1. ma agli inglesi dici "poni a bi'"??

    Ma questa Allie, com'è?? Figa??

    Ho una scommessa in corso su un tema importante dell'esistenza dell'uomo con miss d. e questa notizia mi interessa in maniera particolare.

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  2. Rainbow 5????? e questa foto anacronistica???
    Lol comunque basta insultare gli asiatici eh! Che già lo sai che mi stanno a cuore...

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  3. @save0matic Allie è decisamente graziosa Toricino, ma il tuo corso di autodifesa non potrebbe niente contro Vicky se cercassi di sfiorarla :)))

    @Francesco ti giuro che pensavo fosse l'Indigò!! hahahah

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  4. @Francesco ok per gli asiatici, però che imparino a giocare a basket :)))

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