domenica 14 febbraio 2010

Day What? -- Metal Girls Just Wanna Have Fun

I tempi sono maturi per mettere definitivamente le radici a Nottingham. Si fa largo la voglia di un campo di atterraggio e la settimana è piena di occasioni promettenti. la rosa delle case si stra stringendo sempre di più, ed io ormai mi sono convinto che anche stare a Beeston non dev'essere poi così male all'inizio. Tanto si parla solo di sei mesi di contratto, quindi nel caso non sia soddisfatto ci si può sempre spostare. Inutile però pianificare ciò che accadrà tra sei mesi. Quello che sta succedendo al momento è più importante, anche perché il training in laboratorio si sta facendo via via più intenso e così anche le serate fuori. Sono finalmente in grado di avere una gestione di base della mia Schlenk line, e faccio un utilizzo smodato dell'argon. Ho quasi una bombola tutta per me e l'ordine è chiaro: abbondare. Quando si affronta la chimica del 2° gruppo bisogna essere molto cauti, e proprio per questo ormai mi sto abituando a lavorare in condizioni che farebbero concorrenza a qualsiasi shuttle della NASA. Esattamente come mi disse Franz prima di prendere questa strada: "Se andrai con Debbie imparerai a trattare qualsiasi composto, anche l'antimateria". Me ne sto accorgendo. Infatti solo per preparare un tubo per una reazione c'è una procedura di un giorno intero (!). Questo mi costringerà ad imparare ad organizzare meglio il mio tempo. Tanto di guadagnato.

Ma per ambientarmi ancora meglio arriva la prima uscita ufficiale del gruppo Kays B45. Destinazione Ye Old Salutation Inn, uno dei pub più antichi di Nottingham. Io e Ben arriviamo prima degli altri, prendiamo le prime Bishop's Farewell della serata e prepariamo il tavolo per la battaglia. Arrivano Allie e Chris, uno dei nostri project student -- tesista --, e successivamente ci raggiunge Rhiannon accompagnata da Naomi, una del dipartimento di organica che pranza sempre con noi. Mancano solo Graeme e Helen, l'altra project student del gruppo. Graeme è troppo nerd e troppo solitario per uscire il venerdì sera, mentre di Helen non ne ho la più pallida idea. Fatto sta che ho in tasca due monete da 1 penny, e quando queste finiscono nei bicchieri si scatena l'inferno. La regola è chiara: se ti ritrovi una moneta sul fondo del bicchiere, il contenuto -- sia esso piscio o ambrosia -- deve essere ingurgitato senza fiatare. Parte una gara di nervi e tattiche subdole che vede coinvolti me, Ben, Chris ed Allie. Ci scambiamo botte a suon di pinte senza alcun rispetto, e quando arrivano le 10 siamo già completamente fritti. Rhiannon e Naomi non partecipano al gioco, ma sono molto divertite. Loro si stanno già pregustando il post-Salutation, ed il loro look la dice lunga. Rhiannon si presenta con minigonna, calze a rete mezzo lacerate, super zeppa, maglietta con retina sulla schiena e frange ai lati -- il tutto rigorosamente nero e rosso. Naomi ha 4 chili di matita nera sugli occhi, maglietta dei At The Gates, pantaloni neri con catena e scarpa nera stile carro armato. Sono due figlie di Satana, adoratrici del Dio Metallo. Ci trascinano in un posto chiamato The Assault -- nel mentre perdiamo Allie che ci abbandona all'improvviso, e saremo incolpati da Rhiannon per averla coinvolta in un drinking game troppo virile. The Assault è una discoteca per metallari, e già questo dovrebbe bastare. La birra costa pochissimo ed è servita in bicchieri di plastica per evitare che la gente si faccia male col vetro (!!), e la pista è piena di figli di Thor e Odino intenti a mostrare al mondo la loro abilità con l'hair guitar. Il repertorio è molto vario. Spazia dal Gothic Metal all'Epic Metal, passando attraverso lo Speed Metal per finire nel Power Metal. Ogni tanto c'è anche qualche contaminazione di Death Metal e Heavy Metal, ma quella è roba mainstream e non ci piace.

Mentre Naomi agita la sua chioma bionda in mezzo alla pista emettendo suoni gutturali degni di Pappalardo, io, Ben e Chris siamo attaccati al bancone e ridiamo come dei deficienti. E' venuto il momento di buttarci. Entriamo in mezzo alla bolgia sfoggiando una gamma di passi sensazionale: moonwalk, YMCA e macarena. Pensiamo di rischiare l'accoltellamento, ma nessuno si cura di noi, sono troppo concentrati nel mimare la velocità dei chitarristi di diverse band scandinave. La serata va avanti così fino almeno alle 2, quando decidiamo di averne avuto abbastanza. Si va a conquistare McDonald's. E mentre buttiamo giù il nostro Big Mac mattutino nel tavolo affianco una ragazza molto graziosa vomita del liquido nero sul tavolo, sancendo la fine della nostra serata.

E' la mattina del post-Assault e sono immobile a letto. Ho il pullman per Londra in poco più di un'ora. Doccia fulminea, vestizione approssimativa e via in strada. L'Indigò è in un ritardo bestiale e rischio seriamente di perdere il pullman. Non rischio: lo perdo proprio. Riesco ad arrivare proprio quando sta partendo, e nonostante mi butti in mezzo ad una quattro corsie e riesca ad avvicinarlo ad un semaforo -- rosso in quel momento -- l'autista non vuole saperne di farmi salire. Viene ovviamente chiamato in causa San Pietro, in compagnia di Gesù e di un paio di altri membri della corte di Nostro Signore. Il biglietto non è rimborsabile e devo farne uno nuovo -- 21£ -- ma alle 7 sono a Londra. Si parte dal World's End Pub a Camden Town, nel quale vengo raggiunto in rapida successione da Ben, Duncan, Emma, Lydia, Tommy, Dan, Luke e Andy. E' una truppa ben assortita e ci sono tutti gli elementi per una serata in stile Licoln Hall 2004. Dopo qualche pinta al World's End ci si sposta in una topaia chiamata Camden Rock. Sì perché Tommy oggi suona col suo gruppo, i Darling Bones, ed avrà al suo seguito il nostro tifo caloroso. Tra un rigore di Sambuca e svariate Foster's prendiamo il controllo totale del localino. Non è un'impresa così ostica, anche perché ci siamo solo noi più altri 4-5 avventori casuali, un addetto ai microfoni ed una barista.



I Darling Bones suonano a tutto volume, fanno Garage Rock -- o Indie come direbbe qualcuno! -- e ci danno dentro per 30 minuti. Io ascolto forse 5 note in totale, il tutto grazie all brezza etilica. Arriva anche Barry, il nostro amico di Derby Hall -- college rivale teoricamente. Si continua con la Sambuca, e non paghi, una volta usciti da Camden Rock, ci si fionda verso il primo off-license aperto. Il bottino: 5 lattine di Foster's ed una bottiglia di Sambuca -- sulla cui marca sono tuttora perplesso. La bottiglia viene scolata alla velocità della luce nella tube, nonostante esista un decreto regio che vieta l'utilizzo di alcolici nella metropolitana. Ma c'è talmente tanta gente che sarebe impossibile entrare nei vagoni per metterci le manette. In 4 fermate la bottiglia è vuota.

Scendiamo ad una stazione al limitare della Zone 2 sulla Northern Line, Clapham, con le nostre lager in mano. Le svuotiamo rapidamente perché siamo molto vicini all'entrata del nostro prossimo rifugio: Infernos. Tommy e Dan definiscono questo posto un "meat feast". Sarebbe a dire: un vero tripudio di carne. Mai definizione poteva essere più azzeccata. Mi perdo dopo neanche 10 minuti, e da quel momento in poi ricordo solo il mio incessante vagare per questa affollata discoteca a tre piani. Alla fine, in qualche modo, mi ricongiungo miracolosamente ai miei compagni d'avventura, che si sono ridotti a sole 3 unità: Tommy, Andy e Dan. Gli altri? Nessuno ne sa niente, ed anche loro si sono ritrovati per caso. Perdersi all'Inferno's è facile e la Sambuca non aiuta l'orientamento. Decidiamo che è arrivato il momento di mangiare qualcosa e si fa verso il caro vecchio McD's, dove riesco a buttare giù un Big Mac menù large ed un double 1/4 pounder with cheese -- ovvero un doppio cheeseburger, che purtroppo da Auchan manca all'appello. Tutti i membri del team buttano giù almeno due panini a testa. Dan arriva al rispettabilissimo traguardo dei 3 panini più Chicken McNuggets. Standing ovation.

Alle 13:00 mi sveglio nel salotto/cucina di Tommy, sdraiato sul suo divano letto con di fianco Dan. Sul divano accanto c'è Ben che russa come un facocero in calore. Nessuno in quel momento sa come sia stato in grado di materializzarsi sul divano, ma veniamo a sapere che si è fatto aprire la porta dai coinquilini di Tommy alle 5 del mattino. C'è il tempo per un Italia vs Inghilterra a Pro Evolution, chiuso a testa alta con uno 0-0 degno di Nereo Rocco, e poi ci si rimette in viaggio per tornare a casa. Prima di salutarci io e Tommy conveniamo sul fatto che non siamo stati in grado di avere una conversazione decente in questo weekend assieme. In effetti ci siamo visti e parlati sempre con un gomito poggiato al bancone.

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